Senza categoria | Mosaico Flamenco https://mosaicoflamenco.com Il portale italiano della cultura del flamenco Mon, 30 Jul 2018 17:25:29 +0000 it-IT hourly 1 La struttura del palos: Mineras https://mosaicoflamenco.com/la-struttura-del-palos-mineras/ Mon, 30 Jul 2018 17:25:29 +0000 https://mosaicoflamenco.com/?p=359 Mineras Minera è il fandango della famiglia delle tarantas caratterizzato dalle letras dedicate al tema delle miniere, tipico quindi delle zone minerarie di Almeria, Linares, Murcia. Appartiene ai cantes de levante, ed in particolare...

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Mineras

Minera è il fandango della famiglia delle tarantas caratterizzato dalle letras dedicate al tema delle miniere, tipico quindi delle zone minerarie di Almeria, Linares, Murcia. Appartiene ai cantes de levante, ed in particolare è il principe dei cantes de las minas, delle miniere.

E’ un cante con copla di quattro o cinque versi ottosillabi, che probabilmente nacque a metà del secolo XIX, come derivazine dei fandangos locali.

Lo stile è molto caratteristico delle zone collinari de La Unión, che infatti dedica centralmente a questo cante il festival flamenco che celebra annualmente.

La letra è sempre preceduta da un quejio, ed il cante si caratterizza per una tecnica vocale particolare, che richiede al cantaor di emettere note molto lunghe, quasi un lamento prodotto con un filo di voce, che a tratti diviene un grido modulato.

La prima parte della letra è una dichiarazione, poi si ha un secondo tercio che è quello più significativo, sia come vocalità sia come significato, e un terzo tercio che è più breve e conclusivo, che termina con un ayeo molto toccante. I cantaores davvero capaci riescono a cantare l’ultimo tercio e l’ayeo di seguito, senza dover inspirare, creando un pathos davvero incredibile.

Il creatore di questo palo fu probabilmente il cantaor flamenco Antonio Grau Mora, “El Rojo El Apargatero”, nato a Villega (provincia di Alicante), o forse a Cartagena, nel 1847. Antonio Grau Mora “El Rojo El Alpargatero” morì a La Unión, essendo considerato come la figura di maggiore rilievo nel cante minero. Suo figlio conservò il lavoro paterno e diede seguito al cante por minera.

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La struttura dei palos: Guajíras https://mosaicoflamenco.com/la-struttura-dei-palos-guajiras/ Mon, 30 Jul 2018 17:17:07 +0000 https://mosaicoflamenco.com/?p=355 Guajíras Il temine deriva da guajíro, il contadino di Cuba, inteso come contadino di pelle bianca, e indica per analogia la canzone popolare fra i contadini cubani. Si tratta di un cante aflamencado che...

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Guajíras

Il temine deriva da guajíro, il contadino di Cuba, inteso come contadino di pelle bianca, e indica per analogia la canzone popolare fra i contadini cubani. Si tratta di un cante aflamencado che deriva dal folklore cubano. Il genere folkloristico contadino cubano da cui deriva, con opportune modifiche che rendono la Guajíras un palo flamenco si chiama “El Punto”.

La Guajíras fa parte dei palos cosiddetti “de ida y vuelta”, di andata e ritorno dalla Spagna all’America Latina. Oggi si conoscono di questo palo circa 30 “canzoni”. Si canta con copla (strofa)  di dieci versi ottosillabi detta anche “décima”, o su una sua versino abbreviata di 4 versi, su compás in 12 tempi e su scala di La maggiore.

E’ un palo molto melodico, e crea un’atmosfera rilassata e fluida.

Il palo ebbe molta diffusione negli anni ’20 ’30, per poi cadere quasi in disuso fino a qualche anno fa.
Probabilmente la genialità melodica di Pepe Marchena arricchì il genere.

Riguardo le sue origini, occorre fare riferimento al Tangos nato in America, alle  “décimas” e al “punto cubano” o de La Habana, e molto più anticamente ci furono segni musicali provenienti dalle tonadillas escénicas del secolo XVlll.

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Dizionario flamenco: La F https://mosaicoflamenco.com/dizionario-flamenco-la-f-2/ Mon, 30 Jul 2018 16:27:18 +0000 https://mosaicoflamenco.com/?p=293 I termini che iniziano con la F § Falda Gonna. § Falseta Variazione eseguita dalla chitarra (o anche di altri strumenti) sulle note di base del compás. Esprime la creatività e anche le abilità del musicista....

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I termini che iniziano con la F

§ Falda
Gonna.

§ Falseta
Variazione eseguita dalla chitarra (o anche di altri strumenti) sulle note di base del compás. Esprime la creatività e anche le abilità del musicista. Può essere suonata come introduzione, come intermezzo, come risposta alla escobilla… Oggi nella creazione di spettacoli teatrali tutto il baile viene montato creando falsetas che suonino perfettamente in armonia con il baile.

§ Fandangueril
Relativo al Fandango.

§ Faralá
Volant che adorna gonne e vestiti, usato nella tradizione Andalusa e nel baile.

§ Farfulleo
Farfuglio. Vedi Glosolalía.

§ Feria
Fiera. Indica le feste di piazza che coinvolgono tutta la popolazione di una città o di un paese in feste, spettacoli, danze e vari rituali collettivi.

§ Festival flamenchi
Sono feste dedicate all’arte del Flamenco. Si tengono di solito nei mesi estivi in un luogo pubblico grande, come la plaza de toros o un cortile, all’aperto per poter accogliere molta gente. Possono durare anche soltanto una serata, ma l’evento è una vera festa: vede il susseguirsi di parecchie figure anche di rilievo nel panorama flamenco sul palcoscenico, ad un prezzo popolare (di solito con sovvenzioni pubbliche importanti). La gente, sapendo che lo spettacolo durerà anche 6 o 7 ore, si porta… il frigorifero da campeggio pieno di cibo e di bibite, e la serata diventa una festa in famiglia. Sono ottime occasioni per godersi il cante e il toque di personaggi noti in Andalucía ma spesso sconosciuti all’estero perché magari non hanno mai inciso dischi ma che hanno invece in parecchi casi capacità artistiche di tutto rispetto.

§ Finas
Indica le palmas date producendo un suono secco, acuto. Le mani si battono tenendole a 45 gradi sul palmo dell’altra mano, con le dita ben chiuse.
Si dicono anche agudas o fuertes.

§ Flamenco
Così lo definisce il Diccionario de la Real Academia de la Lengua, “termine con cui si designa l’insieme di canti e danze nato dalla fusione di alcuni elementi orientalisti musicali andalusi secondo alcune modalità espressive tipiche gitane”.
Flamenco è un termine generico che indica la totalità di musica, canto e danza relativi, per la tradizione, ai gitani dell’Andalucía negli ultimi due secoli circa.
In senso lato si tratta dell’arte dei poveri: ha in sé elementi gitani e non gitani.
Il termine viene usato anche per indicare in generale chi si occupa di flamenco: un “Flamenco” può essere un cantaor o un tocaor o un bailaor.
Nonostante le molteplici supposizioni fatte a riguardo da parecchi autori, la provenienza del termine rimane ancora misteriosa.
§ Flamenco puro
Viene definito così il Flamenco che si valuta genuino, aderente alla tradizione. A volte però i Flamenchi sono molto conservatori e guardano con diffidenza alle innovazioni, e il rischio quindi può essere la staticità, che in un mondo multiculturale e sempre più globale è quanto meno discutibile. Preservare ad ogni costo la tradizione pura rischia di diventare passione per l’archeologia, ma al tempo stesso innovare troppo può portare molto lontano dalle radici, snaturando il prodotto.
Se per “puro” si intende “sentito”, “vero”, allora non è possibile che il Flamenco rimanga uguale a se stesso: la vita si evolve!
Ottimo esempio a tale riguardo è Paco de Lucia: un incredibile innovatore che trova la sua vera forza nell’esprimersi con il linguaggio della tradizione ma senza farsene limitare in nessun modo.
§ Flamencologia
Disciplina che si occupa del Flamenco, della sua struttura, della sua storia e della sua evoluzione.

§ Flamenquismo
Il vocabolo ha due significati:
Positivo, che indica la dedizione al flamenco in tutte le sue forme ed anche la qualità artistica flamenco.
Peggiorativo per indicare le deformazioni che il flamenco ha subito in direzione di una maggiore commercializzazione e banalizzazione. 

§ Flamingo, Flamengo
Flamingo in inglese significa fenicottero.
Molto spesso al di fuori della Spagna la gente crede che il Flamenco si chiami in realtà Flamingo… non cogliendo evidentemente la differenza fra un uccello e… una forma d’arte!
Altra frequente storpiatura del nome è Flamengo, e qui chi lo usa non distingue la forma d’arte… da una ottima squadra di calcio brasiliana!

§ Florear
Si dice quando il tocaor suona due o tre corde in successione, producendo un allungamento del suono.

§ Fragua
Fucina. Quello di fabbro ferraio è uno dei mestieri tradizionali dei gitani, per cui spesso se ne parla nelle letras flamenche.

 

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Dizionario Flamenco: La J https://mosaicoflamenco.com/dizionario-flamenco-la-j/ Mon, 30 Jul 2018 16:18:05 +0000 https://mosaicoflamenco.com/?p=301 I termini che iniziano per J § Jalear Atto di far jaleo. § Jaleo Lett. Chiasso. Indica le esclamazioni e gli incitamenti che il pubblico e gli artisti stessi fanno per segnalare il proprio apprezzamento ed...

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I termini che iniziano per J

§ Jalear
Atto di far jaleo.

§ Jaleo
Lett. Chiasso.
Indica le esclamazioni e gli incitamenti che il pubblico e gli artisti stessi fanno per segnalare il proprio apprezzamento ed incoraggiare la creatività di chi si esibisce. Fare Jaleo è un’arte che, ancora una volta, risponde a canoni e modi tipici. Se non si sa fare è molto meglio evitare di farlo!
Chi fa jaleo è definito “jaleador”, o “jaleaor” e in questo caso oltre agli incitamenti el jaleador dà palmas, per cui è anche un palmero. Ci sono persone in grado di farlo molto bene, e di aggiungere parecchio in termini di qualità allo spettacolo. E’ il caso del Bobote e de El Electrico.
Esempi di parole spesso usate nel jaleo: “olé!”, “¡eso es!” “¡agua!”, “¡azúcar!”, “¡toma!” “¡así se canta!”, “¡mu bien!”, “¡vamos allá!”.
Jaleos è anche il nome di un palo.

§ Jipío
Di solito un “ay” che viene detto all’inizio o anche alla fine di un tercio: la sua principale funzione è rendere Flamenco il cante e aiutare il cantaor a sintonizzarsi sul palo.

§ Jondo
Flamenchismo per hondo, profondo.
Esprime la profondità, la solennità, il sapore arcaico e puro di alcuni generi del Flamenco, quelli che comunicano un sentimento intenso, estremo.
Tipico jondo è il cante por Soleá, por Siguiríya, por Martinete, por Fandango grande,  ecc., mentre Tangos e Alegrías sono generi più leggeri, detti “festeros”.

§ Jondura
Qualità dello jondo. E’ il termine che definisce le manifestazioni del flamenco quando vengono interpretate nel modo migliore.

§ Juerga
Incontro festoso dedicato al bere e al divertimento.
Momento di improvvisazione nel Flamenco, paragonabile ad una Jam session. Spesso nasce spontaneamente, anche tra non professionisti, per il puro piacere. Dagli artisti è vissuta come uno sfogo espressivo.

§ Juguetillo
Cante su copla di 4 versi che segue la copla di alcuni cantes. E’ una variante del cante ma anche un modo di alleggerire il cante con un finale più arioso.
Anticamente si definivano con questo termine le cantiñas in generale.

§ Junquillos
Decorazioni della chitarra dietro il manico e intorno alla cassa armonica.

§ Jurdeles
Parola caló che indica i soldi, el “jurdó”.
Era una cosa fondamentale per i flamenchi che fino a pochi decenni fa era davvero gente poverissima ed emarginata.

 

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Conc. nacional de arte flamenca cordoba https://mosaicoflamenco.com/conc-nacional-de-arte-flamenca-cordoba/ Fri, 27 Jul 2018 18:04:57 +0000 https://mosaicoflamenco.com/?p=266 Il Concurso Nacional de Arte Flamenco de Córdoba, si svolge ogni tre anni. Nasce nel 1956, con il desiderio di riscattare il cante con la purezza tradizionale del «viejo Cante Jondo», che all’epoca si...

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Il Concurso Nacional de Arte Flamenco de Córdoba, si svolge ogni tre anni.
Nasce nel 1956, con il desiderio di riscattare il cante con la purezza tradizionale del «viejo Cante Jondo», che all’epoca si manteneva solo ai margini del mondo dello spettacolo, e insieme con la speranza di non gettare nell’oblio la gara che si celebró a Granada nel 1922, proposta da Manuel de Falla e da Federico García Lorca.
Alla nascita si chiamò Concurso Nacional de Cante Jondo, denominazione che cambiònell’odierna di Concurso Nacional de Arte Flamenco alla sua quarta edizione, nel 1965.
Il Concurso è promosso fin dalla sua prima edizione dal Comune di Córdoba. Dal 1992 viene organizzato e gestito dalla Fundación Pública Municipal Gran Teatro de Córdoba.
Questo concorso triennale viene inserito nella cornice delle feste del maggio cordobese, nobilitando così il Festival de los Patios.
Negli anni il Concurso ha incoraggiato e spinto il flamenco contribuendo a rendere più degna la considerazione artistica e professionale del genere e dei suoi interpreti.
Le edizioni successive, celebrate da allora, costituirono, d’altra parte, un ricco ed esauriente panorama delle diverse manifestazioni artistiche del genere, valore documentario, questo, che ha reso possibile registrare nella storia recente dell’arte flamenca lo stato e l’evoluzione del cante, del baile e del toque lungo tutto l’ultimo mezzo secolo, rendendo la gara, come è stato detto in qualche occasione, in un autentico «laboratorio del flamenco classico».
Dell’importanza del Concurso Nacional de Córdoba nella rivelazione di giovani talenti, e nel lanciare coloro i quali siano già figure emergenti o nel confermare i grandi artisti, dà  buona prova la lunga lista di nomi di riconosciuto prestigio che sono stati premiati nel concorso cordobese: Fosforito, Curro de Utrera, Fernanda e Bernarda de Utrera, José Menese, Paco Laberinto, Matilde Coral, Merche Esmeralda, Paco de Lucía, Merengue de Córdoba, Paquera de Jerez, Víctor Monge Serranito, El Lebrijano, Luis de Córdoba, Manolo Sanlúcar, Juan Habichuela, Mario Maya, Paco Cepero, El Pele, Paco Peña, José Mercé, Joaquín Grilo, José Antonio Rodríguez, Vicente Amigo, Javier Latorre, Paco Serrano, Antonio el Pipa…
Il prestigio del Concurso de Córdoba, che viene denominato «concurso de concursos», non ha pari nella storia della musica flamenca. Data l’importanza del percorso che ha seguito a partire dalla sua creazione, la gara è oggi il principale punto di riferimento dei concorsi flamenchi e l’unico della sua categoria a portare il titolo di Premio Nacional.

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Jorge Pardo  https://mosaicoflamenco.com/jorge-pardo/ Wed, 25 Jul 2018 16:23:36 +0000 https://mosaicoflamenco.com/?p=246 Jorge Pardo   A quattordici anni inizia i suoi studi nel Real Conservatorio di Madrid. Vivamente interessato dal jazz, realizza i suoi primi concerti con gruppi universitari. Anni dopo ha opportunità di lavorare con musicisti...

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Jorge Pardo

 

A quattordici anni inizia i suoi studi nel Real Conservatorio di Madrid.

strumentista di musica flamenca Jorge Pardo 

Musicista Jorge Pardo

Vivamente interessato dal jazz, realizza i suoi primi concerti con gruppi universitari. Anni dopo ha opportunità di lavorare con musicisti professionisti come Jean Luc Vallet, Peer Wyboris, Tete Montoliu, Lou Bennet, Slide Hampton, Pony Polindexter, David Thomas, Pedro Iturralde o Al Lewitt.
Dopo aver preso parte al gruppo del brasiliano Jayme Marques, si decide a fare 
la sua propia musica ed insieme a Pedro Ruy Blas fonda il gruppo Dolores, che avrebbe segnato uno degli esperimenti più importanti dei gruppi spagnoli di fine 
anni settanta.
Conosce Paco de Lucía e rapidamente prend3e a far parte del suo gruppo 
realizzando estese gire in Europa, Giappone e America, dividendo il palcoscenico 
con figure del jazz di livello internazionale.
Nel 1982 si profila come uno dei più grandi talenti nel ambito del jazz-fusion 
dalle sonorità latine. Registra il suo primo album da solista con Carles 
Benavent e Joan Bibiloni.
Nell’86-87 gira il mondo con il Paco de Lucía Sextet.
Nel 1988 forma quartetto con Miguel Angel Chastang, Carlos Carli y Ximo Tebar, 
attuando in tutta la Spagna.
Nel 1989 lavora con il gruppo Flamenco Fusión. Lo stesso anno suona coi 
brasiliani Nana Caymmi y Wagner Tiso nel Festival di Montreux, concerto che è 
stato registrato e pubblicato da Polygram Internacional.
A luglio del 90 è invitato, insieme a Carles Benavent, per suonare con il 
pianista Gil Goldstein, il percussionista Don Alias ed il batterista Alex Acuña, in un concerto speciale della TV Svizzera, che avrebbe dato luogo a una serie speciale di apparizioni di questo ensemble a Nueva York in Ottobre di quello stesso anno, nel 1991 con la stessa formazione registra per l’etichetta Blue 
Note.
Nello stesso anno registra un disco dal titolo Socco con il trio 
Bismut-Paillard-Roucan e realizza varie attuazioni con Ur, formazione arabo-giudea con Bismut e Nabil Ibn Kalidhi.

Musicista di musica flamenca Jorge Pardo 

Jorge Pardo

Nel giugno del 92 si presenta al Town Hall di New York insieme a Carles Benavent e Flamencos Invitados all’interno del programma New Music Seminar. Nel Luglio dello stesso anno si esibisce con la Big-Band della televisone tedesca nel progetto Jazzpaña, Flamenco-Jazz, alla guida di un gruppo spagnolo che si presenta nel Philarmonic Concert Hall di Colonia e nel Festival di Montreux.
Prende parte al gruppo di Carles Benavent, insieme a Joan Albert Amargós, Tino 
Di Geraldo, Gil Goldstein, Rubem Dantas e Othello Molineux.

Il suo linguaggio musicale e le sue composizioni sone raccolte in dischi come Jorge Pardo; El Canto de Los Guerreros; A mi Aire; Las Cigarras Son Quizá Sordas; 10 de Paco (con Chano Domínguez); Veloz Hacia su Sino; El Concierto de Sevilla (insieme a Benavent e Di Geraldo); Vida en Catedrales e De Dos en Dos (insieme a Tomás San Miguel) 2332 ed il suo più recente lavoro Mira.
Le sue collaborazioni con le più importanti figure del flamenco hanno lasciato 
un’impronta incancellabile del suo modo personale di intendere la musica 
attraverso il suo flauto ed i suoi sassofoni.
Nel 2003 partecipa al progetto La Fábrica de Tonadas di Santiago Auserón, 
insieme a Chano Domínguez, Javier Colina, Jordi Bonell e Marc Miralta, ed attùa 
nel Festival di Jazz di Vitoria con Pat Metheny.
Nel 2004 si incorpora a la tournée internazionale di Chick Corea chiamata 
Touchstone tour, con Carles Benavent, Tom Berchtlein e Rubem Dantas, registrando l’álbum “Rhumba Flamenco”, edito nel 2005

 

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