arte del flamenco | Mosaico Flamenco https://mosaicoflamenco.com Il portale italiano della cultura del flamenco Mon, 30 Jul 2018 17:45:18 +0000 it-IT hourly 1 Struttura dei Palos: Farrucca https://mosaicoflamenco.com/struttura-dei-palos-farrucca/ Mon, 30 Jul 2018 17:12:39 +0000 https://mosaicoflamenco.com/?p=351 Farrucca La Farruca è un palo aflamencado di origine galiziana, con copla composta di 4 versi ottosillabi con rima ABCB. Il ritmo è di 4/4. Viene suonata normalmente in tonalità di La minore. Nei solo...

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Farrucca

La Farruca è un palo aflamencado di origine galiziana, con copla composta di 4 versi ottosillabi con rima ABCB.
Il ritmo è di 4/4.
Viene suonata normalmente in tonalità di La minore. Nei solo di chitarra la si può suonare in Mi minore o in Re minore (in tal caso, accordando la sesta corda della chitarra in Re).
E’ molto cadenzato e malinconico.

L’adattamento definitivo al Flamenco si ha all’inizio del ‘900, grazie a El Loli, per primo, e poi a Manuel Torre (1878 – 1933), il quale molto probabilmente attribuì a questo cante la sua grazia. Pochi anni dopo, il cante por Farruca raggiunse grandissima fama, all’epoca in cui fu cantato nell’opera “Alma de Dios” da una voce femminile di falsetto, e la sua popolarità è dimostrata dall’esistenza di molte incisioni discografiche dell’epoca, negli anni ’20 e ’30.

 

Origine del termine

Il termine “farruca” viene da farruco, parola con cui gli andalusi e anche i cubani indicavano il Galiziano o l’Asturiano appena uscito dalla sua terra d’origine. L’origine etimologica di Farruco viene dall’arabo Faruq, coraggioso. La Galizia è una regione Spagnola,  situata a nord-ovest, a nord del Portogallo, e Asturias è una regione limitrofa.

La malinconia del cante può venire dal fatto che la forte emigrazione gallega verso le americhe a partire dal secolo XIX  faceva nascere la nostalgia per la terra di Spagna, e anche le donne che invece erano rimaste in Spagna provavano nostalgia per gli uomini di famiglia, emigrati.
Il cante por Farruca non si ascolta, oggi giorno, molto spesso. Viene usato soltanto per accompagnare il baile. La Farruca è sicuramente più interessante come baile che come cante.

Anche nella migliore delle ipotesi, il cante è statico e cadenzato, ricorda le canzoni folkloristiche di Italia, Francia e Germania, ed in generale limita il potenziale espressivo del baile.
Si ritiene che la Farruca sia stata all’origine un baile asturiano, che giunse al Porto di Cádiz e assunse il compás de los tangos de Cádiz, cioé un 4/4, simile alla Zambra

 

La Farruca per il toque

La Farruca come genere chitarristico fu coltivata magistralmente da Ramón Montoya, Sabicas, Niño Ricardo, Luis Maravillas, Serranito, Niño Miguel, Enrique Melchor, José Antonio Rodríguez, Manolo Sanlucas e Paco de Lucia, e si può dire che sia diventata un palo molto amato dai chitarristi flamenchi.

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Le basi del Flamenco https://mosaicoflamenco.com/le-basi-del-flamenco/ Mon, 30 Jul 2018 16:49:58 +0000 https://mosaicoflamenco.com/?p=340 La struttura dell’arte flamenca Sulle origine del flamenco molto è stato detto e scritto. Ma dal momento che ci troviamo di fronte ad un’arte molto vasta sia in ambito artistico che geografico, caratterizzata inoltre,...

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La struttura dell’arte flamenca

Sulle origine del flamenco molto è stato detto e scritto. Ma dal momento che ci troviamo di fronte ad un’arte molto vasta sia in ambito artistico che geografico, caratterizzata inoltre, almeno sino ad un certo punto, dalla tradizione prettamente orale, niente può essere innalzato a scienza esatta. Il corretto approccio è bensì considerare una serie interminabile di congetture, interpretare il retaggio culturale ancora forte e presente in queste regioni e analizzarlo con uno sguardo antropologico.

Una delle prime cosa da tenere in considerazione è la dominazione araba nella penisola Iberica, durata quasi otto secoli, con i centri del potere e della cultura nel sud del paese, il califfato di Al-andalus, che ebbe come capitali le città di Cordoba e Granada.
Lo stile del canto moresco, con i suoi lamenti, la tipica modulazione vocale, unito alle romanze castigliane che dal nord si diffusero nel sud della penisola, a partire dal XV secolo, di pari passo con la riconquista, andò formando lo stile canoro denominato ‘Cante Andaluz’.
Molti attribuiscono la creazione del flamenco al popolo gitano: sebbene il suo ruolo sia stato importantissimo nell’evoluzione di quest’arte, relegarla a produzione esclusiva di coloro sarebbe ingiusto e storicamente errato. L’influenza gitana è stata comunque fondamentale nello sviluppo del flamenco, ma non tanto da prescindere da molti altri fenomeni e correnti musicali già esistenti e radicati nel territorio.

I gitani, per loro tradizone, furono un popolo errabondo, e vennero scacciati da tutti i paesi per il loro modo di vivere. In Spagna entrarono agli albori del XV secolo attraverso la Catalunya; alcuni si fermarono a nord ed altri precedettero verso sud, fermandosi nella parte occidentale dell’Andalucia, nelle provincie di Siviglia e Cadiz. Altre versioni indicano una loro provenienza dall’Africa, in seguito alla loro espulsione dall’Egitto: quindi questa teoria presuppone un’entrata nella penisola Iberica da sud, una delle ipotesi a difesa di questa tesi è che la definizione gitano derivi da -egipciano-.
Tralasciando però queste congetture che fanno parte di un periodo storico precedente a quello che vogliamo sviscerare in questo approfondimento, ciò che realmente interessa è spiegare che i gitani hanno senz’altro diffuso il Flamenco a partire dalle zone in cui si stanziarono prima di tutto, cioè Cadiz e Siviglia, per poi diffonderne le forme primitive con le loro migrazioni in Andalusia.
Dove essi arrivavano ad insediarsi, col tempo, mescolavano i loro stili di produzione artistica con quelli autoctoni della zona, dando luogo a nuove forme ed evoluzioni che a loro volta sarebbero migrate verso nuove terre in un’interminabile e continuo rimescolamento culturale che attraverso i secoli e le migrazioni nella geografia andalusa ha dato forma e base ai vari stili del flamenco arrivati fino ai giorni nostri e oggi denominati ortodossi.

Si può incominciare a dire che il Flamenco nasce primordialmente come canto e che esistono due tipi di flamenco primordiale: quello dei contadini andalusi poveri e sfruttati e quello dei gitani erranti e perseguitati. Il punto che li accomuna è sicuramente la sofferenza, sentimento che è alla base della cultura flamenca. La voce umana è sicuramente il primo e più spontaneo strumento musicale, lo strumento intorno al quale si creò tutto l’impianto del flamenco.

Il canto più antico di cui si ha conoscenza è la Tonà, che fa parte dei palos basici, senza compas né accompagnamento.

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