Enrique Morente

Cantaores di flamenco Enrique Morente

Enrique Morente

Enrique Morente nasce a Granada. La sua vita è stata sempre legata al cante. Comincia a cantare, musica sacra, a sei anni nella cattedrale della sua città. Fin da bambino dimostra un grande impegno e desiderio di apprendere dai grande maestri, e cresce in un ambiente molto favorevole allo sviluppo della sua afición verso il flamenco.
A 18 anni si trasferisce a Madrid, confrontandosi molto con tutti gli artista dell’epoca, e sorprendendo tutti per la sua curiosità e la voglia di imparare ed interpretare i palos più difficili, col desiderio di diventare un cantaor largo, che non avesse i limiti di una zona o di una scelta di scuola.
La figura di Enrique Morente si revela fin dal principio molto particolare, anticonformista, dotato di un senso fortissimo dell’ortodossia del cante flamenco, che deve nascere, per lui, da una motivazione profonda, dell’anima.
Fin dagli anni ’60 divene professionista, e si evolve in un senso di recerca e di inquietudine artistica e sociale, molto interessato al dialogo con altre tradizioni musicali e all’introduzione nei suoi brani di poemi di grande scrittori spagnoli.
Quando esce il suo disco “Homenaje Flamenco a Miguel Hernández ”, il mondo del flamenco era molto statico sia dal punto di vista musicale che da quello poetico: il disco di Enrique Morente giunge come una boccata di aria fresca, dando il via alla rotura di rigidi schemi che irrigidivano l’ arte del flamenco.
Crea melodie nuove, suoni inconfondibili, tipici suoi, che entrano a far parte del cante flamenco.
Enrique Morente è, nell’ambito del “nuevo flamenco”, il cantaor più coerente con se stesso nel senso della ricerca innovativa, fino al pinto di prenderse più volte il rischio di presentre in scena spettacoli particolarissimi, nei quali, oltre a cantare, svolgeva il ruolo di produttore, di regista o di attore. Di questo genere fa parte lo spettacolo “La Celestina”, che Enrique Morente montò nella seconda metà degli anni ’60 con il pianista Antonio Robledo e la moglie di questi, la ballerina svizzera Susana Audeoud. Sempre con questi collaboratori, Morente presenta “Obsesión”, che debutta ad opera del Balletto Nazionale del Canada.

cantaores di flamenco Enrique Morente

Enrique Morente

Ancora con Antonio Robledo, Enrique Morente crea la “Fantasía del cante Jondo para voz flamenca y orquesta”, che debutta al Teatro Real di Madrid nel 1986, con Juan Habichuela e Gerardo Núñez alla chitarra e l’Orchestra Sinfonica di Madrid.
Uno dei suoi spettacoli più avanguardisti è stato nel 1988 “El loco romántico”, basato sul “Don Quijote de La Mancha” di Cervantes. Nel 1990, nel Patio de la Montería de los Reales Alcázares di Sevilla, nell’ambito della VI Bienal de Flamenco, debutta lo spettacolo “Allegro soleá”, con le chitarre di Pepe Habichuela e di Montoyita, il piano di Antonio Robledo e la Orquesta de Cámara de Granada.
Ha particecipato al progetto pionieristico “Macama Jonda”, che vedeva già negli anni ’80 la collaborazione fra musicisti arabi e flamenco.
Ha composto la musica del film “La Sabina”, di José Luis Borau. Da ricordare absolutamente sono la sua “Misa Flamenca” e il “Réquiem”, che ha debuttato alla Bienal di Sevilla del 1994.
Questa sua eclettica attività artistica ha un comune denominatore nell’esigenza di dare il meglio e ella consapevolezza delle proprie capacità e del servizio dovuto al cante flamenco.
Nel 1997 compone “Omega”, una opera basata sul testo poetico di Federico García Lorca “Poeta en Nueva York”. Nell’opera, Morente include una selezione di canzoni del cantautore Leonard Cohen, che ambedue considerano “lorchiane”. L’incredibile innovatività della musica di “Omega” sta nel cante flamenco accompagnato dal gruppo granaíno di musica pop-rock Lagartija Nick: flamenco puro che suona al ritmo di batterie e chistarre distarte, ed apre un cammino del tutto nuevo e sorprendente. Fedele al suo cammino di innovatore, Enrique Morente non cessa di reinventarsi.
Enrique Morente ha una discografia enciclopedica. Fra i suoi dischi ricordiamo “Lorca”, “Despegando”,  “Esencias Flamencas”,  “El pequeño reloj”, e “Morente sueña la Alambra”.

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