Struttura dei Palos: Alegrias

Alegrías

La Alegría è un cante allegro, festoso, come ci indica lo stesso nome, che deriva dal latino Alicer, Alecris. Nasce tipicamente a Cádiz, città in cui l’umorismo e appunto l’allegria sono tradizione secolare, forse proprio per combattere una povertà che per tantissimi anni è stata molto pesante.

Esiste anche uno stile di Alegrías di Córdoba, che si differenzia parecchio dal punto di vista dell’andamento melodico e soprattutto ha un’atmosfera molto più malinconica, dato che la Alegría del Córdoba è suonata in scala minore mentre l’Alegría di Cádiz si suona in scala maggiore, che crea un clima sonoro molto solare.

Le letras parlano di feste, di amore, di tutti i temi legati al mare e ai lavori marittimi.Si tratta di un cante con coplas di 4 versi ottosíllabi, dinamico, disinvolto e con una particolare grazia festosa: è un cante che nasce esplicitamente per il baile.

Si annovera nella famiglia delle Cantiñas ed è sicuramente il cante festero per antonomasia.

E’ suonato in scala maggiore La-Mi (suonando por medio) o Mi-Si (suonando por arriba).

Dal punto di vista ritmico, la Alegría è identica alla Soleá, ma è molto più leggera ed ha un’atmosfera più vivace.


Il compás

Il compás del palo è di 12 tempi che si accentuano nel seguente modo:

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

O meglio ancora:

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Il baile por Alegrías

Il baile por Alegrías è di difficile interpretazione, perché richiede ottime cpacità tecniche da parte del bailaor. Viene normalmente praticato sia da donne che da uomini, che in alcuni casi esprimono proprio in questo palo il meglio delle proprie capacità artistiche, ed è forse il baile più diffuso, quello che tutti gli artisti hanno nel loro repertorio.

E’ un palo che esprime energia e vitalità, e questo carattere conferisce al baile femminile con grazia maliziosa, mettendo in scena un personaggio di donna forte, smaliziata, piena di gioia di vivere. Nel baile maschile por Alegrías si richiede una grande forza fisica, con linee scattanti e secche. Spesso ballando por Alegrías le donne utilizzano il mantón, il grande scialle che viene fatto roteare in maniera energica e anche la bata de cola. Una maestra nel baile por Alegrías con mantón e bata de cola, se non addirittura anche con le nacchere è sicuramente la grandissima Cristina Hoyos.

Non si tratta certamente di un baile lirico, anche se la tendenza di tradizione gitana sarebbe quella di interpretare la letra in modo piuttosto statico, enfatizzandone quindi la liricità, ma a metà della danza c’è sempre un intermezzo più espressivo e “meditativo”, il “Silencio”, in cui la chitarra passa a suonare su tono minore, più cupo, e rallenta di parecchio la velocità.


Il Silencio e la Castillana

Nel Silencio si concentra la parte drammatica della danza. A seguito del Silencio, è comunemente inserita la Castillana, estribillo a forte cadenza ternaria, composto di 4 compases, di solito 2 versi ripetuti.

Esempi di letra di castillana:
“Dice que se va dice que se va dice que se queda, dice que se va dice que se va yo me vou con ella”(Dice che se ne va/ dice che resta/ dice che se ne va/ e io me ne vado con lei)

“Y si no se le quitan bailandoLos colores a la molinera.Y si no se le quitan bailando¡Déjala, que se vaya y se muera!”(E se non le vanno via ballando/ I colori alla mugnaia/ E se non le vanno via ballando/ Lasciala perdere, che se ne vada e muoia!)I versi di Castillana possono anche essere usati come coletilla di uscita.La Alegría come stile di baile, non ha mai perduto il suo vigore e l’efficacia che aveva all’epoca dei Cafés Cantantes, quando le maggiori esperte nel genere erano, per non citare che i nomi di maggiore rilievo, le bailaoras Juana la Macarrona, Fernanda Antúnez, La Malena, La Mejorana e Gabriela Ortega. José Manuel Caballero Bonald considera questo palo la più originale, complessa e difficile manifestazione di tutte le danze andaluse. La motivazione di questo giudizio sta nel fatto che il palo richiede una grande varietà di cambi di atmosfera, che obbligano l’interprete ad avere grandi capacità ritmiche, dinamiche, melodiche ed espressive ma soprattutto una qualità energica nel baile che è davvero una sfida per il bailaor.

Il cante por Alegrías

Per apprezzare il cante por Alegrías come cante da ascolto, si può fare riferimento ad alcuni cantaores storici, come Pericón de Cádiz, El Flecha de Cádiz, el Beni de Cádiz, El Chato de la Isla, La Perla de Cádiz, Fosforito, Chano Lobato, Juanito Villar e lo stesso Camarón de la Isla. Tutti gli anni viene effettuato a Cádiz un concorso specifico dedicato a questo palo.Secondo parecchie testimonianze storiche si può considerare che la Alegría venga dalla cosiddetta “jota de Cádiz”, che si cantava all’epoca della guerra d’indipendenza proprio nella città di Cádiz, su imitazione della Jota aragonese. Colui che probabilmente diede alle Alegrías la loro forma flamenca fu Enrique Butrón, mentre pare che sia stato Ignacio Espeleta colui che ideò la salida della Alegría che oggi viene più comunemente utilizzato, il Tirititran, tran, trán, tran, incipit che venne reso famoso da Manolo Vargas. Quest’ultimo cantaor diffuse la Alegría che dava seguito alla linea originaria di Enrique El Mellizo, in contrapposizione alla scuola di Aurelio Selles, che cantava una Alegría molto più lenta.Il tipico cante por Alegrías prevede una letra di 7 versi, ognuno dei quali viene cantato sulla misura di un compás (in realtà sarebbero 6 ma il primo verso viene ripetuto dopo il secondo, come avviene in altri palos, ad esempio por Rondeñas), seguita da una coletilla, un finale, di 2 o 4 versi (coletilla simple o coletilla doble). Usanza tipica è quella di cantare una o due letras e poi cantare una letra “valiente”, un “letra di macho”, che si affronta su un tono più acuto e che richiede da parte del cantaor maggiore forza e potenza vocale, e che quindi conferisce al cante un crescendo di energia.Il palo viene normalmente concluso con un cambio de sentido, che porta a maggiore velocità entrando in Bulerías de Cádiz, che conserva la velocità delle Bulerías ma si caratterizza per l’uso della scala maggiore anziché di quella andalusa.

Riepilogo della struttura del palo da baile:

– Introduzione della chitarra

– Tirititran

– Salida del baile con Llamada

– Letras e falsetas

– Letra de macho

– Parte ritmica (a volte una escobilla a volte solo una variazione ritmica breve) che termina con una Subida tagliata da un cierre.

-Silencio

– Castillana (opzionale)

– Remate con cierre

– Escobilla completa

– Cambio in Bulerías de Cádiz

– Coletilla di uscita (Ida)

Qua e là è possibile, a gusto del bailaor, inserire parti di sola ritmica a palo seco, che ben si accompagnano allo spirito del palo.

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