Dizionario Flamenco La C

I termini che iniziano con la C

§ Cabales
Gruppo di aficionados che conoscono il cante molto approfonditamente, contribuendo alla sua diffusione e alla sua stessa esistenza.
Il termine indica anche il remate delle Siguiríyas ed anche uno stile di Siguiríyas (si dice quando la Siguiríyas va in tono maggiore).

§ Caballito
Termine che viene attribuito ironicamente al chitarrista che esegue male il tremolo e, invece di 5 note, ne suona soltanto 3. Si trova anche il termine acaballado, con identico significato.

§ Cabeza
Testa. E’ così definito il corpo della chitarra.

§ Cadenas
Archetti di legno posti all’interno della cassa armonica della chitarra che comunicano il suono espandendolo a tutta la cassa stessa.

§ Cadencia
Cadenza. Struttura tonale di una particolare scala musicale: le frasi musicali tendono a risolversi su di una nota particolare della scala musicale, che viene interpretata dall’orecchio nello tesso modo in cui si interpreterebbe la punteggiatura in un testo scritto.

§ Café Cantante
Locale tipo bar in cui si tenevano spettacoli di cante, baile e toque, oggi soppiantato dal tablao. Furono in auge durante la metà dell’800 e contribuirono parecchio al fatto che il Flamenco sia diventato professionale. Fra l’altro con l’avvento dei Cafès Cantantes, gli artisti si cimentarono in vari palos, per esigenze di spettacolo, mentre in un Flamenco prodotto da aficionados, anche di ottimo livello, ogni artista prediligeva un solo palo, quello più affine

alle sue corde, di solito proprio quello che era tipico della sua zona di origine.

§ Caída
Finale del cante.

§ Caja de resonancia
Cassa di risonanza della chitarra, composta da tavola armonica, fasce, fondo e ponticello.

§ Cajón
Cassa. Nel Flamenco è lo strumento a percussione per eccellenza. Si tratta di una scatola di legno, sulla quale il musicista si siede percuotendo la tavola anteriore con le mani. Sul retro presenta un buco per far uscire il suono. All’interno ci sono di solito delle corde o dei fili metallici tesi contro la faccia anteriore che producono una vibrazione più “rotonda” o più “metallica”, a seconda dei gusti del musicista. La provenienza dello strumento è dal Sud America, in particolare dal Perù. E’ uno strumento di origine povera, dato che inizialmente si usavano in tal modo delle vere cassette della frutta. L’aggiunta delle corde interne viene dall’abitudine nord africana di fare altrettanto all’interno dei Bendir, i tamburi a cornice tipici della musica popolare.

§ Calés
Termine Gitano per indicare i gitani.

§ Caló
Lingua dei gitani spagnoli.

§ Cambio
Esprime il momento in cui si passa da un palo ad un altro nel corso di un unico pezzo.
Tipico del Flamenco è quanto meno cambiare la velocità del palo, passando per esempio dal Tientos al Tangos. Oggi è spesso possibile ascoltare brani con cambi particolari, alla ricerca di sonorità nuove: da Siguiríyas a Tangos (mantenendo la scala musicale ma cambiando il compás), da Soleá Apolá ad Alegrías (mantenendo il compás e cambiando la scala).
Una letra di cambio sarà una strofa che è già strutturata tradizionalmente per effettuare questo cambio di velocità e di tono. Nel baile il cambio può avvenire grazie ad una subida.
§ Campanas
Campane. Indica una sezione dello Zapateado, che sembra imitare il suono delle campane.

§ Cantaor/a
E’ il cantante flamenco.
§ Cantaor General o Cantaor Largo
Si dice di un cantaor che padroneggia tutti i palos o gran parte di essi.

§ Cante
Indica il canto flamenco, il modo di cantare tipico. Tradizionalmente era di trasmissione orale, senza basarsi su musica o strofe scritte.

§ Cante a Compás
Sono i cantes che si devono eseguire marcando con chiarezza il compás, cioè il ritmo e la cadenza che caratterizzano il palo.

§ Cante a Palo seco
Vedi Palo seco.

§ Cante ad libitum o libre
Sono i cantes in cui l’interprete non è obbligato ad assecondare la misura del compás, come ad esempio nel Fandango Grande.

§ Cante Campero
Comprende i palos che ebbero origine nei campi, come las Trilleras.

§ Cante Corto
Si definisce così il cante in cui il cantaor non allunga le sezioni della strofa, e in generale sempre il cante che ha coplas brevi. Alcuni palos sono cortos per antonomasia, come i tangos, ma spesso la lunghezza delle strofe dipende dalla volontà creativa del cantaor.

§ Cante Chico o Liviano
Cante “piccolo”. Indica i palos ed il modo di cantare Flamenco più leggero, senza solennità, e più specificamente adatto alla danza. In generale si può definire così il cante che non richiede enormi abilità canore.

§ Cante de adelante/cante de atrás
Cante “da davanti” o cante “da dietro”. Indica il fatto che il cantaor sia il solista, il centro dell’attenzione, o che serva da accompagnamento al baile, restando dietro.
Nel cante de adelante (“cante pa’ lante”) il cantaor può anche esibirsi in brevi parti danzate, soprattutto se canta por Tangos o por Bulerías.

§ Cante de Faena
Termine generico che definisce i canti di lavoro.

§ Cante de Las Minas
Cante delle miniere. Indica i cantes delle zone di Murcia, Jaén e Almeria, ricche di miniere. Sono cantes le cui letras parlano del mondo della miniera.

§ Cante de Madrugá
Cante tipico degli antichi minatori, che veniva eseguito recandosi al lavoro, la mattina presto (madrugá, madrugada significa appunto prima mattina).

§ Cante festero
E’ il cante dei palos più festosi e allegri, come Alegrías, Bulerías, Rumbas e Tanguillos.

§ Cante Fragüero
Indica i canti che venivano eseguiti dai fabbri nella fucina (fragua). Soprattutto sono cantes del gruppo delle tonás come martinete e debla.

§ Cante gitano
Espressione che sottolinea la distinzione fra il cante eseguito da artisti gitani da quello eseguito da non gitani.

§ Cante grande
Esprime il cante solenne, profondo. Indica i palos di base, quelli originari, primitivi, come Soleares, Siguiriyas… In generale però si tende a definire così il cante che viene giudicato di ottima qualità da chi ne parla, per cui si potrebbe dire che non esista differenza fra cante grande e cante chico ma soltanto fra cante di buona o di mediocre qualità.

§ Cante jondo
Cante profondo. Indica soprattutto un modo di cantare, che esplora gli aspetti seri e anche più “scuri” del Flamenco. Si riferisce al cante solenne, dotato di forte espressività, nel quale il cantaor deve esprimersi con tutto se stesso per esaltare il significato della strofa, e spesso viene usato come sinonimo di “cante puro”.

§ Cante Largo
Cante in cui le letras sono lunghe. E’ possibile che il cantaor aggiunga alla letra alcune parole o babeazioni o vere e proprie frasi che rendono quindi la letra più lunga.

§ Cante libre
Vedi Cante ad libitum.

§ Cante p’atrás
Cante eseguito per fare da accompagnamento al baile. Il fatto che il cantaor accompagni il baile non implica un giudizio di demerito sulla sua qualità, anzi, saper cantare per il baile è un’arte.

§ Cante p’alante
Cante por adelante. Cante da ascolto, non da baile. Il cantaor in questo caso è la figura principale, accompagnato da almeno una chitarra e forse anche da altri strumenti, a meno che non stia interpretando un brano a palo seco, come martinetes, deblas, tonás…

§ Cante por derecho
Si dice quando un cante viene eseguito in maniera ortodossa, rispettosa del carattere del palo.

§ Cantes de Ida y Vuelta
Espressione che indica l’insieme dei palos afflamencati che sono nati grazie all’influenza del folklore dell’America Latina.

§ Cantes de Levante
Sono i palos originari della zona est dell’Andalucía, la regione che comprende le province di Jaén, Granada, Málaga e Almería e la regione di Murcia, come Tarantos, tarantas, mineras, cartageneras, murcianas…

§ Cantes por lo Bajini
Cante che viene prodotto a mezza voce.
§ Cantiñear
Intonare il cante a mezza voce, canticchiare. Si dice quando il cantaor non è un virtuoso, ma sa cosa vuol dire cante por lo bajini (vedi).

§ Castañuelas
Nacchere. Sono costituite da due pezzi di legno a forma di conchiglia tenuti insieme da un cordoncino. Vengono fissate al dito pollice e suonate percuotendole con le dita.
Appartengono al repertorio popolare spagnolo e si usarono parecchio nel Flamenco dagli anni ’40-’50 agli anni ’80. Oggi nel Flamenco sono un po’ in disuso, anche perché ballare con le nacchere impedisce l’uso libero delle braccia.
Sono dette popolarmente anche Palillos (= legnetti), tanto che Baile de Palillos sono le danze che normalmente di praticano suonando le nacchere, come le Sevillanas, la Jota e il Fandango.

§ Cejilla
Capotasto per la chitarra. E’ un piccolo dispositivo che il chitarrista applica sul manico della chitarra per modificarne la tonalità senza dover trasportare il brano, per adattarsi al tipo voce del cantaor. E’ molto utile soprattutto per permettere al chitarrista di poter accompagnare diversi cantaores in una stessa performance.
Cejilla significa piccolo sopracciglio. Nella tradizione, ha una sommità ricurva, che ricorda appunto un sopracciglio.

§ Cejuela
Sinonimo di Cejilla

§ Chabolas
Baracche, dove abitavano i gitani più poveri.

§ Chaflán
Lett. Scantonatura, smussatura.
Passo di baile che prevede un forte suono dato con ambedue i piedi al suolo, prodotto facendo scivolare il piede d’appoggio senza staccarlo dal suolo e cadendo sull’altro.

§ Clavijas
Chiavi di legno per regolare la tensione delle corde della chitarra.

§ Clavijeros
Moderno ingranaggio meccanico che serve per accordare la chitarra.

§ Coletilla
Lett. Codina.
Ritornello o frase cantata usata come finale di letra o come finale di un baile, per accompagnare l’uscita del bailaor.
§ Colmao
(sincope di colmado)
Locali in cui si facevano spettacoli improvvisati e si serviva da bere e da mangiare dopo la decadenza dei Cafés Cantantes.

§ Compás
Questa parola, che corrisponde a “battuta musicale” indica un fenomeno complesso. Più grossolanamente coincide con la frase ritmica tipica di un palo. Comprende anche la sequenza degli accordi che la chitarra utilizza per indicare quel particolare palo.
La semplice frase ritmica non individua al 100% il palo di riferimento: esistono infatti vari stili che hanno frase ritmica e velocità comuni, ma sono suonati su scale musicali differenti ed hanno un diverso valore emozionale (ad esempio Alegrías e Soleá por Bulerías).
Il Compás è la base su cui si costruisce il Flamenco in tutte le sue forme.
Vedi anche Cante a Compás.

§ Contra tiempo
Momento ritmico situato a metà strada fra 2 tempi. Produrre un suono nel contrattempo crea un ritmo sincopato, produrre un gesto in contrattempo gli conferisce un carattere di sospensione.

§ Copla
La copla è una composizione poetica alla quale si mette una musica, facendola diventare una letra di cante flamenco (vedi). Pur essendo breve, la copla sintetizza tutta l’espressività del cantaor, e contiene un messaggio quasi filosofico, legato alla saggezza popolare, di importanza fondamentale per la ricchezza del cante. In qualche modo, si può dire che la copla renda “afflamencato” il sentire popolare.
Il termine indica anche in generale la canzone spagnola e le varie parti delle Sevillanas.

§ Coplero
Interprete di coplas

§ Corte
Taglio.
Indica un stop nel cante, nel toque e/o nel baile. Fenomeno comunissimo nel flamenco è il corte all’interno della letra, dopo uno o due compás, per dare al cantaor un momento di respiro.

§ Cuadrar
Accompagnare il cante equilibrandolo in maniera piacevole e con la giusta ritmica.

§ Cuadro
L’insieme dei musicisti che stanno sul palcoscenico, comprendendo che canta, chi suona, chi dà palmas.

§ Cuerda
Corda di chitarra.

§ Chufla
Indica i cantes e i bailes festeros. E’ un termine generico e impreciso. 

 

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